Visita Pastorale del Vescovo Mons. Giuseppe Malandrino Modica, 20 - 24 Febbraio 2005

Visita Pastorale del Vescovo Mons. Giuseppe MalandrinoLa Visita Pastorale, a lungo preparata e intensamente vissuta, ci ha fatto sperimentare la presenza del Risorto attraverso il segno sacramentale del Vescovo, successore degli apostoli e garante della fede e della comunione nella chiesa.

Mons. Malandrino ha condiviso per cinque giorni l'ansia pastorale di una Comunità mandata da Gesù a testimoniare l'amore di Dio alle donne e agli uomini di questa porzione di Modica, dalla lunga e radicata tradizione cristiana, aperta al soffio vivificante dello Spirito, attenta ai segni dei tempi, al passaggio cioè di Dio nella storia, tesa all'ascolto e alla condivisione dei problemi dell'uomo del nostro territorio. Calpestando più volte i ciottoli delle nostre strade, ha avuto modo di costatare quanta vivacità umana e cristiana c'è tra la gente di questi quartieri del centro storico che si vanno sempre più assottigliando e ...invecchiando. Lo spirito però resta giovane e l'impegno è in crescendo. Grazie ad un progetto pastorale, portato decisamente avanti da decenni, si respira da sempre la fresca aria del Concilio reinterpretato dal nostro Sinodo e rilanciato dalle conseguenti scelte pastorali, prima fra tutte, la missione popolare che ha fatto scoprire a tanti la missione stessa della Chiesa: ascoltare ed annunciare cioè il Vangelo dell'amore di Dio per l'uomo peccatore, celebrare e vivere nella vita il sacramento della Pasqua, l'Eucaristia, far crescere il senso tangibile dell'appartenenza a Cristo, cioè la comunione, e portare frutti di vita nuova nel servizio ai fratelli, specialmente i meno favoriti come i poveri, gli ammalati, gli stranieri.

Il Vescovo attraverso i fugaci contatti con tutte le realtà delle due parrocchie: dai ragazzi agli anziani, dagli ammalati ai tanti impegnati in vari ministeri di fatto, ha potuto notare che la costante che alimenta la fede e sostiene l'impegno è la Parola di Dio, ascoltata e annunciata, e l'Eucaristia celebrata e vissuta nella vita. La sequela esigente di Gesù porta così i suoi frutti nella vita di famiglia, negli ambienti di lavoro, nelle scelte di vita. E questo, nonostante le difficoltà in crescendo, tipiche di una società secolarizzata, in cui i valori cristiani rischiano di essere considerati disvalori e gli pseudovalori sbandierati come valori da inseguire. Ha potuto costatare quanta dignità nella sofferenza accettata per amore, quanta dedizione nei catechisti dei ragazzi, dei giovani e degli adulti, nonostante i tanti pesi familiari e di lavoro che il vivere oggi impone, quanto slancio nel volontariato, espresso soprattutto nell'attenzione agli ultimi, quanta fame di Dio saziata dal nutrirsi con assiduità della Parola di Dio e dell'Eucaristia, quanta gioia sul volto di ragazzi, di adolescenti e giovani puliti. Tutto questo indica che, nonostante le tante nostre in corrispondenze, il Regno di Dio va sempre più manifestandosi.

La conferma, del Vescovo, insignito del mandato apostolico, sulla strada intrapresa non può che riempirci di pace, e nello stesso tempo spronarci ad un maggiore impegno, per essere sempre più fedeli alla missione che ci è stata affidata.Si richiede adesso una più incisiva testimonianza, un più alacre impegno, una più intensa comunione tra di noi, con le altre Comunità del Vicariato, con la nostra Chiesa particolare, la Chiesa di Noto e attraverso di essa con la Chiesa universale, convinti che senza una vera, profonda e armonica comunione non siamo la Chiesa di Cristo.

Don Umberto Bonincontro