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I "NO" della vita che fanno crescere

No. No. N - O. Due lettere. Una sola sillaba, capace però di cambiare, anche solo in parte, la nostra vita.
E' difficile dire cosa sia il no, definirlo, capirlo profondamente...un no.
Quante volte l'abbiamo sentito o pronunciato! No, non posso, non me la sento, no circondato da tante belle parole, oppure accompagnato da gesti di nervosismo, insofferenza... il no.

Compito arduo definirlo.
Il no infatti può essere tante cose; anche l'indifferenza può essere un no, il rifiuto cioè di condividere un tratto del percorso della vita con qualcun altro, rinunciare a condividere le emozioni, belle o brutte che siano...
La tentazione di ricordare tutte le volte che io ho ricevuto un no è molto forte, cadendo probabilmente in un patetico vittimismo, o comunque aprendo ferite in parte rimarginate, in parte no.
Voglio tuttavia ricordare tutte le volte in cui io ho detto no, magari più o meno inconsapevolmente.

A pensarci, dire no agli altri può essere un muro, un ostacolo che metto fra me e gli altri.
Capire che il nostro comportamento influenza la vita degli altri è una consapevolezza molto importante.
Tutte le volte che ho detto no... ad una persona che voleva parlare, ad un'altra che voleva essere aiutata, che voleva essere confortata, è un fossato che ho aperto.
Magari non avrò detto "no" esplicitamente, ma l'ho fatto capire girando la testa dall'altra parte, facendo finta di niente, avendo sempre i minuti contati.
I gesti possono essere infatti dei no molto convincenti!!!
Tuttavia, dire no può essere anche una scelta consapevole e non necessariamente dettata dalla superficialità... sto incominciando a capire che dire no è difficile, ed è pur sempre una tappa di un cammino non del tutto chiaro.

Si dice consapevolmente no per evitare ciò che si considera errore; mi riferisco, ad esempio, ai no che si possono dire al fumo, alla droga, a qualsiasi cosa che magari inizialmente può incuriosirci.
I no più difficili sono quelli che coinvolgono il cuore, i più difficili da accettare e far accettare... dire no ad un amore, ad una vita che magari i genitori hanno scelto per noi e che non ci soddisfa, dire no a tutte quelle comodità alle quali siamo abituati per andare a condividere "non solo le nostre ricchezze, ma anche la povertà del nostro fratello..." (T. Bello).

No all'omologazione, all'essere tutti uguali.
Quei no, dunque che, per chi non li vive, sembrano attacchi di pazzia, gesti fin troppo temerari, sono quelli che però ci fanno crescere. La vita ti pone davanti a delle scelte, a volte difficili...
Ma se noi riusciamo a capire veramente chi siamo, cosa vogliamo, non è poi così difficile dire no al momento giusto.

Personalmente devo ammettere che sono stati proprio i no della vita a farmi crescere.
Un no che può diventare un si nella vita fa soffrire al momento che lo pronunci, ma ti riempie di gioia in seguito, quando ti accorgi che la tua vita ha acquistato un senso.