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Africa Spot

Guardando la televisione noto come le migliori pubblicità costruite per colpire il telespettatore siano quelle riguardanti le automobili e i telefoni cellulari.
Forse perché sono due tra gli oggetti che più utilizziamo e che ben rappresentano il nostro secolo, ma una cosa è certa: dall'altra parte dello schermo, sembrano essere più appetibili e necessari di quanto non lo siano in realtà

E' incredibile quanti desideri nascosti possa risollevare un semplice spot pubblicitario, quale arcano risveglio delle coscienze siamo costretti a subire quando cominciamo col chiederci "Perché io non posso avere quella cosa, mentre gli altri si?".
Provate a immaginare se un tale destino toccasse a vi, a un vostro amico, addirittura a un popolo intero...per esempio, la parola "Africa" vi ricorda qualcosa?

A me ricorda un continente dai colori forte e caldi, dove la gente ha sorrisi che abbagliano e occhi che hanno visto fin troppo o troppo poco. Ma le statistiche dicono altro: che la popolazione africana non ha accesso all'acqua potabile, che circa 6000 persone al giorno muoiono di AIDS e gli orfani sono 13 milioni, che le economie locali riescono a malapena ad assicurare la sopravvivenza, che 120 mila bambini sotto i sette anni sono impiegati nell'esercito, che non esistono ospedali e il prezzo delle medicine scende di rado.
Potrei continuare, basta avere la pazienza di cercare testi e documenti riguardanti l'argomento per saperne di più.
Perché, bisogna ammetterlo, non è che se ne parli tanto... La televisione fornisce le solite immagini di repertorio, diffonde notizie in maniera rapida e concisa, col tono da mamma premurosa che vorrebbe risparmiarci shock inutili.
Se non fosse per qualche servizio speciale e gli sparuti appelli di associazioni di volontariato, solo casualmente si pronuncerebbe la parola "Africa".

La televisione può anche avere il privilegio di dimenticarla.
Noi, che abbiamo ancora la facoltà di decidere cos'è giusto e cos'è sbagliato, no.
A che servirà mai nascondere la testa sotto terra, far finta che tutto quello che noi possediamo oggi non sia ciò che abbiamo "rubato" a qualcun'altro ieri.
Le grandi potenze hanno tolto all'Africa la dignità, andata distrutta sotto i colpi dell'Olocausto dello Schiavismo.
Hanno disprezzato la sua cultura e le sue tradizioni, ridisegnando a loro piacimento, una volta terminato il periodo coloniale, i confini dei territori e favorendo così gli scontri etnici.

Le grandi potenze negheranno ogni futuro all'Africa, se continueranno a depredare le sue risorse e a precludere ogni possibilità di sviluppo.
Il progresso di cui godiamo oggi, si trascina dietro il destino di migliaia di persone.
Forza dunque, non bisogna assolutamente dimenticare.
E, oltre a sforzare i neuroni, non guasterebbe neppure che ognuno di noi si impegnasse a sostenere economicamente chi ha bisogno o, nella migliore delle aspettative, faccia le valigie e corra dove poter portare il suo aiuto.

Noi "occidentali" siamo in debito con numerose parti del pianeta e,si sa, la buona educazione impone sempre di saldare il proprio debito. Infatti, se uno spot pubblicitario è in grado di influenzare il mio e il vostro modo di pensare, di vivere, perché allora non cambiare in nome di un ideale più grande, la solidarietà umana?